Introduzione al pensiero computazionale

Sul Pensiero Computazionale ci sono diverse definizioni. Quella che ritengo più efficace è la seguente formulata da Jeannette Wing, direttrice del Dipartimento di Informatica della Carnegie Mellon University, secondo cui

è il processo mentale che sta alla base della formulazione dei problemi e delle loro soluzioni così che le soluzioni siano rappresentate in una forma che può essere implementata in maniera efficace da un elaboratore di informazioni sia esso umano o artificiale.

Questa definizione consente di parlare di pensiero computazionale come qualcosa che ci consente di affrontare la formalizzazione di un problema. Attraverso questa definizione possiamo arrivare a definire il Coding come lo strumento che ci consente di formulare i problemi attraverso il pensiero computazionale.

Secondo alcuni esperti il pensiero computazionale è ritenuto essere la quarta competenza. Dopo saper leggere, saper scrivere e saper fare calcoli, il pensiero computazionale viene descritto come qualcosa che ci consente di imparare a risolvere problemi formalizzandoli.

Seymour Papert formalizzò per la prima volta i concetti del pensiero computazionale attraverso la sperimentazione di LOGO. Un ambiente di programmazione che aiutava a individuare soluzioni attraverso semplici istruzioni a metà tra il formalismo perfetto della macchina e la descrizione “umana” che può essere fatta per la risoluzione di un algoritmo.

La capacità di riuscire a risolvere problemi formalizzandone i semplici passi da seguire ed individuando una serie di istruzioni formali è alla base della competenza che rientra sotto il nome di Pensiero Computazionale e che attiene non solo a problemi di natura logico-matematica ma può riguardare diverse altre discipline anche umanistiche.

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